La dipendenza affettiva: quando l’amore diventa una gabbia

In ogni relazione amorosa è assolutamente normale, soprattutto nella fase dell’innamoramento, che si formi un legame di dipendenza tra i partner, che può mantenersi in modo sano per tutta la durata del rapporto. Nondimeno, man mano che passa il tempo, ciascun partner dovrebbe riconoscere l’importanza di coltivare la propria autonomia e la propria individualità. Quindi, dipendenza e indipendenza non sono dimensioni incompatibili. I problemi iniziano a crearsi quando quando uno o entrambi in partner si irrigidiscono o nella posizione di affidarsi completamente all’altro o nella posizione di rimanere soli ed autosufficienti. 

Fatta questa premessa sulla normalità di una certa dose di dipendenza nelle relazioni, cosa intendiamo per dipendenza affettiva?

La si può definire come una condizione psicologica in cui un individuo si dedica completamente al proprio partner trascurando sé stesso, i propri bisogni, passioni, hobby e tutto ciò che può essere vissuto come una minaccia all’integrità della coppia. 

La persona con una dipendenza affettiva non riesce ad uscire da una relazione che è cosciente essere insoddisfacente e senza speranza. Infatti, la separazione rappresenta un evento considerato inimmaginabile, che la persona dipendente si sente totalmente incapace di sostenere. Dunque, pur di non separarsi e perdere il proprio partner, la persona con dipendenza affettiva sarà disposta a mettersi al servizio del proprio partner, ad accettare qualsiasi ricatto, umiliazione e maltrattamento dando vita ad una relazione sbilanciata e senza reciprocità. I sentimenti prevalenti saranno da una parte la volontà di interrompere la relazione per il dolore provato; dall’altra l’angoscia e la paura provate al pensiero di separarsi. Si viene così a creare una gabbia che imprigiona l’espressione del proprio essere e da cui può essere difficile uscire. 

 

Quali sono le cause?

Si tratta di una condizione sempre più frequente che ha diverse cause rintracciabili nell’infanzia, nella società ma anche a livello neurobiologico.

•    Infanzia: Gli individui con una dipendenza affettiva solitamente, sono stati dei bambini che hanno dovuto rinunciare molto presto ai propri bisogni, talenti e scelte per assicurarsi l’accettazione e l’amore dei propri genitori. Questi ultimi, non sono stati in grado di soddisfare i bisogni d’affetto, protezione, vicinanza ma anche di autonomia dei propri figli, costringendoli a limitare i loro bisogni. Inoltre, gli adulti con una dipendenza affettiva, molto spesso sono stati dei bambini che si sono dovuti prendere cura di genitori con depressione e altre problematiche psicologiche e comportamentali. È stato loro chiesto di crescere in fretta, senza poter mai sperimentare un contenimento rassicurante e il beneficio delle cure dei genitori. Tutti questi vissuti durante l’infanzia, portano alla formazione di un adulto estremamente bisognoso di cure e attenzioni, pronto a sacrificarsi pur di ottenere l’amore del partner. 

•   Società: secondo le ricerche, la dipendenza affettiva è una condizione prevalentemente (ma non solo) femminile. Questo squilibrio di genere potrebbe essere spiegato prendendo in considerazione la nostra società. A questo proposito, lo psicoterapeuta Ghezzani afferma “nelle donne che amano troppo, io vedo innanzitutto quei fattori storici e sociale che insegnano e impongono da millenni alle donne la devozione amorosa come la virtù massima che una donna debba possedere per sentirsi realmente donna. La devozione amorosa non riguarda solo il partner, ma anche un genitore, i figli, spesso intere reti di parentela. Queste sono persone da amare in modo assoluto, in virtù di un vero e proprio annullamento di sé.” Da queste parole, si può dedurre come la società abbia imposto alla donna un ruolo di devozione e accudimento assoluto nei confronti dei propri affetti, a discapito di una negazione dei propri bisogni. 

•    Neurobiologia: nella dipendenza affettiva si verificano degli squilibri chimici e cerebrali che avvengono anche durante l’assunzione di sostanze psicotrope (come la nicotina, le amfetamine, la cocaina..) e che spiegano i sintomi tipici di tutte le dipendenze. Nello specifico, nella dipendenza affettiva questi squilibri determinano l’astinenza, in seguito alla separazione dal partner e la tolleranza, ossia la necessità di aumentare sempre di più le dosi di tempo passate assieme al partner per mantenere la stessa sensazione piacevole. 

 

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Bibliografia:

-Borgioni, M. (2015). Dipendenza e controdipendenza affettiva: dalle passioni scriteriate all'indifferenza vuota. Alpes Italia.

-Ghezzani, N. (2011). Quando l'amore è una schiavitù. Come uscire dalla dipendenza affettiva e raggiungere la maturità psicologica.  FrancoAngeli.

-Guerreschi, C. (2011). La dipendenza affettiva. Ma si può morire anche d'amore?: Ma si può morire anche d'amore?. FrancoAngeli.